lunedì 9 aprile 2012

FACILITIAMO!

"Facilitazione" è una parola che pochi anni fa mi diceva gran poco; oggi penso sia uno degli strumenti più utili per raggiungere, in una molteplicità di occasioni e contesti, un obiettivo, e soprattutto, nel miglior modo possibile.

Attraverso l'esperienza del Master e poi di Quartiere Sociale, avendo partecipato al WOSonOST a Berlino, avendo seguito le prime fasi di un laboratorio di co-housing e di organizzazione di un PAT comunale, ho imparato a conoscere meglio che cos'è la facilitazione e, soprattutto, chi è il FACILITATORE, cioè la persona che gestice l'intero processo sistemando tutte le pedine in ordine e mettendo tutti d'accordo! 

L'occasione per imparare un po' di più mi è capitata partecipando ad un corso sulla gestione di processi partecipativi organizzato dal prof. Andrea Pozza alla facoltà di Agraria dell'Università degli studi di Padova e tenuto dal Dott. Andrea Stroppiana, economista, esperto in cooperazione internazionale con i Paesi in via di sviluppo, formatore e facilitatore con esperienza nel settore privato.



Questo corso ha confermato la mia idea: quando le decisioni sono "partecipate" e condivise da tutti gli attori del processo, i risultati sono ottimi, anzi, sono i migliori che si sarebbero mai potuto raggiungere. Perchè? Perchè attraverso il lavoro del facilitatore si è condotti in un sistema in cui le soluzioni sono create, capite e accettate da tutte le persone coinvolte; i fraintendimenti si chiariscono, le situazioni di contrasto si appianano e ad ogni problema si trova un rimedio. Il prodotto finale inoltre, è anche quello più "realizzabile" e quindi più adeguato per la singola situazione.

Ma gestire un processo di facilitazione, non è per niente facile! Le procedure sono svariate a seconda del tipo di obiettivo (risoluzione di conflitti di vario genere, scrittura o valutazione di un progetto, scelta tra varie alternative etc...) e del tipo di contesto (economico, familiare, amministrativo, di cooperazione internazionale etc...). Il facilitaore deve sempre mantenersi imparziale, praticare un ascolto attivo e condurre in modo concertato l'intero processo, che può durare da poche ore ad alcuni giorni.
Uno degli strumenti fondamentali del facilitatore (o moderatore) sono i cartoncini colorati. Di vari colore a seconda della "categoria" che devono rappresentare, questi cartoncini si attaccano e si staccano come i famosi post-it su un cartellone più grande in base alle esigenze; sembra una cosa banale, ma questi semplici pezzi di carta colorata sono davvero importanti perchè aiutano tutti i partecipanti ad avere sott'occhio le intere fasi del processo decisionale.

Negli utlimi anni sono stati scritti parecchi testi sull'argomento e il fatto che sono nate alcune scuole di formazione anche nel nostro Paese è testimonianza della sua efficacia.



Bibliografia:
- Facilitator's guide to participatory decision making, Sam Kaner;
- The secrets of Facilitation, Michael Wilkinson;
- Progettare in partenariato, Federico Bussi;.
- The Facilitator's handbook, John Heron.